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ARTICOLI Dott.ssa FRENELLO

Cancellare l’acne non è solo risolvere un problema estetico

By Agosto 22, 2020 Ottobre 3rd, 2023 No Comments

Può sembrare esagerato affermare che cancellare l’acne non è solo risolvere un problema estetico. Tuttavia il disagio e l’imbarazzo prodotto dalle sue manifestazioni comportano spesso ripercussioni psicosociali abbastanza pesanti.

Cos’è e come si manifesta

L’acne, o per meglio dire l’acne volgare è una patologia cronica della pelle ad evoluzione benigna, caratterizzata da un processo infiammatorio del follicolo pilifero e della ghiandola sebacea annessa, il generalmente detto “brufolo”.
Ma come si spiega questa infiammazione?
Nel derma, strato intermedio dell’epidermide, nascono peli e ghiandole sebacee, o meglio pilosebacee. Ogni pelo ha annessa una ghiandola che produce sebo, cioè il grasso che dona elasticità e protezione alla pelle.
Quando il sebo è prodotto in eccesso, si accumula nella ghiandola. Se il poro (follicolo pilifero), da cui il pelo esce, si ottura per la presenza di troppo sebo e frammenti di cellule epiteliali morte, insorgono le varie manifestazioni di acne.
Viso, spalle, dorso e regione pettorale sono le parti del corpo più colpite e le sue caratteristiche più comuni sono:

  • Seborrea, ossia aumentata untuosità della pelle, per esagerata produzione di sebo.
  • Comedone o “punto nero”. All’esterno del poro appare un punto bianco (comedone chiuso). Se tappo si apre per la pressione del sebo, si forma un punto nero (comedone aperto).
  • “Brufoli” cioè foruncoli che possono essere infiammati (papule) o ripieni di pus (pustole). In questo caso, invece il tappo resiste, il sebo s’accumula nel canale del pelo, fino a lacerarne la guaina che lo riveste e causare infiammazione.

Le manifestazioni dell’acne sono estremamente polimorfe e vanno dai comedoni, papule, pustole, fino a forme più invasive e devastanti come noduli, cisti, ascessi. Lesioni più severe comportano anche esiti cicatriziali.
Questa patologia è presente prevalentemente nella popolazione giovanile, ma anche fasce d’età maggiore possono esserne interessate.

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Esistono fattori predisponenti?

Vari sono i fattori che predispongono o aggravano l’acne:

  • Genetici. Chi appartiene ad una famiglia in cui si è sofferto di acne, è più soggetto ad esserne colpito.
  • Immuno-infiammatori. L’esagerata risposta immunitaria dell’organismo finisce per generare l’infiammazione.
  • Ormonali. Molteplici sono i casi in cui si è rilevata una forte correlazione tra variazioni nel tasso di androgeni, cioè degli ormoni sessuali maschili presenti sia in maschi che femmine, e le manifestazioni acneiformi. L’aumento degli androgeni, infatti provoca la crescita delle ghiandole sebacee e di conseguenza anche quello della quantità di sebo da loro prodotta. Ciò si verifica durante:
    • Pubertà,
    • Gravidanza, periodo mestruale e sindrome dell’ovaio policistico,
    • Uso di steroidi anabolizzanti,
    • Periodi di forte stress. Qui sono gli ormoni neuroendocrini ed alcuni neuropeptidi ad innescare o aggravare l’acne.
  • Infettivi. Responsabile dell’infezione è il Propionibacterium Acnes (P. acnes), che prolifera all’interno del dotto di tutti i follicoli pilo-sebacei di tutte le pelli acneiche e non. Il batterio, noto per essere uno dei principali induttori d’infiammazione nell’acne, agisce attraverso svariati meccanismi.
  • Stile di vita ed alimentazione. Diete ad alto carico glicemico o ricche in latticini, tabagismo, igiene non corretta del viso svolgono un ruolo tutt’altro che secondario.
  • Psicologici.

Con quali trattamenti si cura?

Esiste un’ampia gamma di tecniche utilizzate per il trattamento dell’acne attiva. Tra queste ricordiamo:

  • Terapia topica. Si ricorre ad antimicrobici, retinoidi, corticosteroidi, cheratolitici.
  • Radiofrequenza. Il paziente è sottoposto ad onde elettromagnetiche che favoriscono la veicolazione di vari principi attivi e prodotti specifici per il trattamento dell’acne.
  • Terapia sistemica. Si utilizzano estroprogestinici, antibiotici.
  • Peeling chimico. Il paziente è sottoposto a peeling a base degli acidi salicilico, piruvico e glicolico.
  • Microbotulino

Queste tecniche sono efficaci, ma a volte risultano troppo aggressive e possono comportare per il paziente un post-trattamento lungo e persino scomodo. Di solito, inoltre presentano un alto rischio di effetti indesiderati.
Per questo motivo, negli ultimi anni sono stati studiati e promossi altri metodi per minimizzare gli effetti collaterali e ottenere risultati simili a quelli delle tecniche più aggressive.

Perché usare Primelase Excellance

La tecnologia laser rappresenta una buona alternativa per la cura dell’acne attiva, grazie al suo effetto battericida e per il fatto d’essere un metodo efficace e sicuro, benché non invasivo e non ablativo.
In particolare la piattaforma Primelase Excellence di Cocoon Medical con i suoi diversi applicatori:

  1. Alex con 3.600 W di potenza e 755 nm* di lunghezza d’onda,
  2. Blend con 4.000 di potenza e 810+940+1060 nm di lunghezza d’onda,
  3. YAG con 4.000 di potenza e 1060 nm,
  4. Diode con 4.800 W di potenza e 810 nm di lunghezza d’onda

è uno strumento che si è dimostrato capace di garantire buoni risultati nel trattamento dell’acne attiva.

* Il laser emette luce con lunghezza d’onda pari a 1060 nm (1 nm = 1/1.000.000.000 m).

Come funziona Primelase Excellance

Il meccanismo d’azione si basa sulla fototermolisi selettiva (letteralmente distruzione mediante il calore della luce).
L’impulso laser calibrato con adeguati parametri di fluenza e durata, penetra nel derma. Qui, sfruttando il fenomeno per cui non tutti i corpi si riscaldano allo stesso modo, focalizza la sua energia nel cromoforo principale, in questo caso la melanina del pelo.
In altre parole l’impulso selettivo del laser è assorbito soltanto dalla melanina all’interno del follicolo, dove sviluppa la sua azione come calore. La trasformazione termica ha effetto batteriostatico sui batteri presenti, responsabili della comparsa di pustole, cioè ne impedisce la riproduzione. Come conseguenza abbiamo la diminuzione dell’infiammazione e della comparsa di pustole, ma nessun deterioramento dei tessuti circostanti. In sintesi la formazione di nuova acne è bloccata.
È stato dimostrato che il trattamento laser non solo combatte i batteri, ma riduce anche il livello di citochine infiammatorie responsabili dell’infiammazione osservata in questo tipo di acne.
L’articolo “Trattamento dell’acne attiva con un nuovo laser a diodi ad alta potenza 1060 nm: report di un caso” pubblicato sul “Eurasian Journal of Medical Investigations” documenta gli esiti positivi conseguiti con questo strumento.

Trattamento

Quali precauzioni osservare prima del trattamento

L’adozione di alcune semplici precauzioni aiuta a prevenire effetti indesiderati ed ottenere i risultati migliori.
Allo scopo consiglio di:

  • Non prendere il sole o effettuare trattamenti UVA nei 10 giorni prima e dopo il trattamento.
  • Utilizzare una crema con Eflornitina all’11,5%, per 3 giorni prima e 3 giorni dopo il trattamento, per evitare l’effetto paradosso (crescita indesiderata dei peli).
  • Applicare una crema esfoliante e un massaggio meccanico del viso una settimana prima del trattamento, allo scopo di eliminare le cellule morte dell’epidermide e sbloccare i pori.

Come si svolge la seduta

All’inizio della seduta eseguo l’anamnesi del paziente per conoscerne la storia clinica. Inoltre gli fornisco informazioni su: possibili alternative terapeutiche, controindicazioni, effetti collaterali, complicanze e aspettative reali del trattamento. Tutto questo gli permetterà d’effettuare una scelta responsabile basata sul confronto tra aspettative personali e dati reali.

Controllo, inoltre l’area da trattare per assicurarmi della sua integrità. Procedo, quindi nel modo seguente:

  • 30 minuti prima del trattamento applico una crema analgesica (EMLA) sull’area da trattare, per migliorare il comfort del paziente.
  • Pulisco, sgrasso, disinfetto e depilo l’area da trattare, se sono presenti peli.
  • Se le lesioni da trattare riguardano collo e décolleté, ne delimito l’area. L’operazione non è necessaria se la zona interessata è il volto.
  • Indosso e faccio indossare anche al paziente e al personale della sala gli adeguati occhiali protettivi.
  • Appoggio la testina dell’applicatore laser per 5 secondi sulla pelle per raffreddarla, quindi procedo allo “sparo” della luce terapeutica. Lo stesso procedimento è ripetuto per l’intera area affetta da acne. Questo sistema di raffreddamento cutaneo associato all’azione laser del manipolo, oltre ad avere un effetto anestetico, riduce il rischio di effetti collaterali. La presenza di tale sistema, inoltre rende la terapia confortevole.
    Nel caso di acne follicolare o inversa, si applicherà anche il gel da depilazione.
  • Al termine del trattamento applico impacchi freddi sull’area interessata per diminuire la sensazione di calore locale del paziente.

Quali sono gli effetti collaterali del trattamento

Alla fine del trattamento possono verificarsi alcuni effetti collaterali come:

  • Eritema,
  • Edema,
  • Dolore locale.

Tutti, però si autolimitano normalmente dopo pochi minuti od ore.

Ci sono cure specifiche per il post-trattamento?

Non vi sono cure particolari da seguire, ma alcuni accorgimenti sono utili ad evitare complicanze ed attenuare momentanei effetti secondari. A questo scopo consiglio di:

  • Lavare l’area trattata due volte al giorno con sapone neutro e applicare unguento antibiotico o antisettico durante i primi 15 giorni.
  • Applicare una crema cheratolitica due volte al giorno, durante i primi 3 giorni, per completare l’azione del laser.
  • Evitare l’esposizione al sole durante la prima settimana dopo il trattamento. In ogni caso l’uso costante della protezione solare SPF 50 è fondamentale per ridurre il rischio d’iperpigmentazione.
  • Applicare una crema con Eflornitina all’11,5% per 3 giorni dopo il trattamento, per prevenire la crescita paradossa dei peli.

Quante sedute occorrono per un risultato soddisfacente (Valutazione post-trattamento)

Generalmente sono necessarie da 5 a 6 sedute per ottenere un risultato soddisfacente, tuttavia ciò può variare a seconda di alcuni fattori come:

  • Tipo di pelle del paziente,
  • Profondità dell’acne,
  • Area trattata.

L’intervallo ottimale tra le sedute, comunque è di 7 giorni. Consiglio, infine delle sedute di mantenimento dopo 3, 6 e 12 mesi, per stabilizzare i risultati ottenuti.

Cancellare l’acne non è solo risolvere un problema estetico prima e dopo

Se per te cancellare l’acne non è solo risolvere un problema estetico, forse io posso aiutarti……

Comedoni, brufoli, pustole arrossate, purulente o noduli induriti, infiammati e dolorosi stanno limitando la tua vita sociale fino a comprometterne la qualità? Temi che le cure per eliminarli possano lasciare segni? Cerchi un trattamento risolutivo, non invasivo e privo di effetti indesiderati?
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Contenuti ed immagini sono tratte dal materiale informativo uso medico di Coocon Medical