Che cos’è la chirurgia plastica ricostruttiva

 

Possiamo definire la chirurgia plastica ricostruttiva come la branca chirurgica che cerca di ripristinare la “normalità”.
La chirurgia plastica ripara i danni dopo le demolizioni causate da patologie neoplastiche, malformative (congenite ed acquisite), traumatiche e post-traumatiche riguardanti ogni distretto anatomico cutaneo.

Riveste un ruolo di primo piano soprattutto nelle zone corporee per cui è molto importante la funzione, come cavo orale, naso, arti, ma anche in quelle visibili, per cui  è assolutamente rilevante l’aspetto estetico, come il volto, la mammella, le mani.

Il suo ruolo riparatore funzionale e psicologico

Dopo un intervento di chirurgia ricostruttiva è sempre fondamentale per il paziente intraprendere un percorso di recupero sia funzionale, sia psicologico.
Innanzitutto funzionalmente il paziente deve recuperare le funzioni lese.
In secondo luogo, ma non meno importante, psicologicamente egli deve riuscire a superare definitivamente la malattia e ricominciare ad accettarsi.
Molti studi infatti dimostrano il miglioramento della qualità di vita nelle persone che dopo un trauma o un tumore sono state sottoposte a ricostruzione.
Il ripristino dell’integrità corporea, indubbiamente, aumenta la fiducia in se stessi e la capacità di rapportarsi con gli altri. Perciò la vita sia pubblica che privata ne beneficiano.
Quanto detto per la chirurgia ricostruttiva vale anche per la chirurgia estetica, che peraltro condividono una buona parte di tecniche chirurgiche.

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