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L’impatto psicologico di una malattia deve considerare i significati personali e sociali attribuiti alla malattia e all’organo colpito.

Il cancro evoca il concetto di invasione subdola e costringe chi lo subisce ad un vissuto di impotenza, creando un disagio, che nel cancro al seno può trovare ulteriore amplificazione per la peculiarità dei significati attribuitigli.

Il seno è fonte di nutrimento e assolve alla funzione materna diventando simbolo di vita, emblema di fertilità e prosperità. ma contemporaneamente è organo sessuale, prova di femminilità, strumento di seduzione ed erotismo. Da esso dipende in larga misura la qualità del rapporto con la propria immagine corporea.

“Il modo in cui una donna guarda il suo seno è un buon indicatore del suo grado di autostima”

Accanto a questa troviamo poi una dimensione privata, soggettiva, cioè la personale immagine corporea, la rappresentazione mentale del proprio seno. nell’immagine corporea si coagulano aspetti fisiologici e psicologici, si confrontano comunanze e differenze, pudori ed esibizionismi, si intrecciano le idee di ciò che è stato, ciò che è, ciò che si vorrebbe sia, ciò che si pensa gli altri vedano e ciò che si sente. l’immagine del proprio seno diviene testimone della biografia femminile.

Il disagio di un cancro al seno si estende alle relazioni primarie poichè colpisce la mente di chi lo subisce, e l’anima ed il cuore di chi gli sta vicino.
L’intervento di ricostruzione mammaria va interpretato come momento integrante dell’iter terapeutico del carcinoma mammario.