L’exeresi di nevi displastici è fondamentale per ridurre il rischio di una degenerazione oncologica.
I nevi displastici o nevi atipici, infatti, sono lesioni melanocitarie benigne che possono assomigliare al melanoma cutaneo. Si presentano con margini irregolari, mal definiti e  di colore variabile, solitamente bruno o con gradazioni più scure.
I pazienti con nevi atipici presentano un rischio aumentato di melanoma.

Diagnosi

Con un regolare auto-esame cutaneo, un esame dermatoscopico e buon senso, si riducono notevolmente le probabilità che si sviluppi un melanoma. Poiché la presenza di nevi displastici (soprattutto se in alto numero) è uno degli indici di aumentato rischio di melanomi singoli o multipli, i pazienti con lesioni cutanee anomale preoccupanti per dimensioni, forma o sviluppo, sono invitati a effettuare visite di controllo specialistiche. La mappatura dei nevi, ad oggi lo strumento più efficace nel prevenire l’insorgenza del melanoma cutaneo, deve essere eseguita con particolare urgenza se la storia personale indica intensa esposizione al sole con casi di tumori della pelle in famiglia od in presenza di numerosi nevi displastici, lesioni atipiche o nevi verrucosi epidermici. Questi ultimi, pur non essendo pericolosi di per sé, potrebbero ospitare la formazione di un nucleo tumorale, anche maligno, nascondendolo con la pigmentazione. Non è necessario rimuovere tutti i nevi displastici. Tuttavia, se i nevi mostrano cambiamenti o segni significativi di melanoma o se compaiono dopo i 40 anni, possono essere presi in considerazione per la rimozione chirurgica.


La tecnica

L’exeresi di nevi displastici è eseguibile in regime ambulatoriale, in anestesia locale.
In caso di asportazione per finalità estetiche, vi sono più opzioni di trattamento:

Asportazione con laser

La lesione viene vaporizzata mediante coagulazione laser, previa anestesia locale. La guarigione è spontanea in 7/10 giorni senza necessità di sutura, ma solo con medicazioni locali domiciliari.
Questa metodica non permette di effettuare alcun esame istologico sulle lesioni asportate.

Shaving a piatto + trattamento laser

Se la lesione è vegetante, sporgente oltre il piano cutaneo, la sua asportazione avviene chirurgicamente fino al livello della cute, mentre il fondo è coagulato mediante trattamento laser.
In questo modo si può inviare la porzione asportata ad esame istologico, se ce ne fosse necessità, mantenendo contemporaneamente i vantaggi dell’asportazione laser.
In caso di sospetto oncologico, però non è una soluzione più adatta, in quanto l’asportazione non può essere radicale e di conseguenza l’esame istologico condotto sulla porzione asportata sarà solo parzialmente indicativo.

Exeresi Chirurgica

È l’unico trattamento utile per lesioni con sospetto oncologico, perché permette l’asportazione della lesione con una porzione di cute sana circostante “di sicurezza”.
Poi l’intero campione sarà inviato ad esame istologico.
Dopo l’asportazione sarà presente una sutura lineare, con la presenza o meno di punti di sutura esterni.

In caso di lesioni maligne o con sospetto, l’unica via percorribile in sicurezza è, dunque quella dell’exeresi chirurgica, che può eventualmente essere ulteriormente completata da altre analisi strumentali.
Non è detto, comunque che l’exeresi chirurgica sia la soluzione che porta ad un risultato estetico più modesto.
In molti casi le pieghe del volto possono camuffare la sutura lineare, che quindi risulterà meno visibile di quanto si immagini.
Per questo è sempre necessaria una visita accurata per discutere la migliore opzione terapeutica.

Post trattamento

Si raccomanda di mantenere coperta la ferita per 10-15 giorni e di usare una protezione solare delle cicatrici per 6 mesi.

Informazioni utili sull’intervento

Nevi displastici del corpo
a partire da 180 €

Nevi displastici del volto
a partire da 250 €

Anestesia

locale

Durata intervento
15-20 minuti

Ricovero
non necessario

Ritorno al lavoro
immediato

Lavoro faticoso
7-10 giorni

Attività sportiva
20 giorni