Come funziona
La pelle è un organo delicato e prezioso che l’uomo ha protetto e curato fin dall’antichità con unguenti e balsami. Per migliorarne la condizione oggi è possibile avvalersi di un prezioso alleato: il peeling chimico o chemioesfoliazione.
Si tratta di una procedura medica che utilizza composti chimici di natura acida in grado di favorire una stimolazione istologica ed ultrastrutturale della cute, rinnovando l’epidermide e rimodellando la microarchitettura del derma.
L’obiettivo del peeling chimico è di stimolare la rigenerazione di nuova epidermide offrendo alcuni vantaggi rispetto alle tecniche di esfoliazione fisica (laser) o meccanica (dermoabrasione), là dove le condizioni cliniche lo consentano.
L’esfoliazione chimica è di grande versatilità (si possono utilizzare acidi diversi a seconda delle problematiche cutanee), di facile e rapida esecuzione, con la possibilità di integrare sostanze ausiliarie per sinergizzarle con l’attività dei singoli acidi.
Il peeling chimico, definito anche come un insulto controllato a livello cutaneo, è composto da due fasi separate:
– la prima detta catabolica, di rimozione delle strutture cellulari e fibrose epidermiche
– la seconda definita anabolica, di sostituzione degli elementi rimossi con nuove cellule epidermiche e strutture fibrose dermiche.
La tecnologia ha permesso di migliorare l’efficienza chemioesfoliante, aumentando l’effetto di rinnovamento e rimodellamento cutaneo e diminuendo quello irritativo.